martedì 3 novembre 2009

Biennale dello Spazio Pubblico

BIENNALE DELLO SPAZIO PUBBLICO

INU Lazio intende promuovere una Biennale dello spazio pubblico da tenersi entro la primavera del 2011. Con il testo che segue vogliamo informare i Soci e le strutture dell’INU già delle prime idee per sollecitarne i contributi,le critiche e le proposte di collaborazione e di partecipazione.

La sezione Lazio dell’INU intende promuovere una serie d’iniziative di studio, ricerca e sperimentazione pratica sul tema dello spazio pubblico che confluiranno nella 1° edizione della Biennale dello spazio pubblico che si svolgerà a Roma nella primavera del 2011 (aprile/maggio). Alla realizzazione dell’evento sono invitati a partecipare Amministrazioni locali, Università, Associazioni culturali, Imprese, che potranno manifestare la loro adesione sia sotto forma di proposte di ricerca e azione tematica sia come patrocinatori e sponsor. In relazione a tali partecipazioni saranno messe a punto le modalità di svolgimento (sedi e tipo di manifestazioni) ed i curatori delle diverse iniziative.

Motivi ed obiettivi
Il tema dello spazio pubblico assume particolare attualità in seguito alle sfide portate dall’economia globalizzata, dalle ondate migratorie, dalle nuove tecnologie dell’informazione. Assistiamo ad una trasformazione profonda del rapporto tra pubblico e privato che rende difficile la demarcazione del confine che separa le due sfere, con un tendenziale sconfinamento degli interessi privati nella cosa pubblica ed un declino di quella cultura del bene pubblico che dovrebbe condizionare i comportamenti privati .
In urbanistica e nella gestione del territorio lo spazio pubblico, inteso come beni e servizi a disposizione indistintamente di tutti i cittadini, è sinonimo di rapporto equilibrato e sostenibile tra la dimensione collettiva e quella individuale, di un’efficiente concentrazione delle funzioni urbane, di un’efficace sinergia tra istituzioni collettive e dinamiche sociali. La tendenza alla dispersione urbana e la conseguente carenza di spazi pubblici riconoscibili come tali rischiano di svuotare la stessa idea di città come spazio delle relazioni sociali, oppure ne propongono un surrogato consumistico nei grandi centri commerciali .
La conquista di spazi pubblici come i parchi, i giardini, le ville storiche, gli spazi ed edifici di pregio, ha coinciso con eventi storici cruciali quali l’unità d’Italia e la fondazione della Repubblica che furono anche occasioni per rendere pubbliche proprietà che fino ad allora non lo erano. Né può essere dimenticato il contributo dei movimenti popolari che hanno permesso di sottrarre alla speculazione aree urbane di pregio e di dotare le città di spazi pubblici di grande rilievo per la salute, il tempo libero e la cultura dei cittadini. D’altronde la difesa o la conquista di spazi pubblici ha visto sempre l’attività di decisori politici, amministratori ed urbanisti accompagnata da forti movimenti di opinione. Ai nostri giorni sono migliaia le vertenze aperte sul territorio da comitati di cittadini, associazioni ambientaliste, istituti scolastici, organizzazioni sindacali, per la difesa e valorizzazione degli spazi pubblici.
Consideriamo impropria la contrapposizione tra spazi di proprietà pubblica e spazi ad uso collettivo: tipi di spazi che in larga misura coincidono. L’obiettivo che ci poniamo è quello di recuperare il senso del bene comune e dei valori di cittadinanza senza i quali la città, intesa come organismo sociale, non sopravvive alle forti trasformazioni indotte dai processi economici.
Per questi motivi la Biennale sarà aperta al contributo di tutti coloro che con l’elaborazione culturale, amministrando città e territori o direttamente operando nella loro trasformazione, contribuiscono alla crescita di una cultura dello spazio pubblico come inalienabile diritto di cittadinanza.
Sarà anche occasione per gli urbanisti di riflettere sul proprio ruolo, sulle difficoltà di comunicare significati e valori del proprio agire professionale; di riflettere sui motivi della progressiva riduzione della funzione sociale della pianificazione. E’ tempo che l’urbanistica torni ad occuparsi di materiali, spazi, luoghi concreti che inequivocabilmente contribuiscono alla qualità urbana, che torni a parlare a tutti con un linguaggio chiaro e comprensibile.

Articolazione
Una riflessione comune sullo spazio pubblico può essere un impegno permanente che permette di interagire con i numerosi attori del territorio, di superare la disaffezione sociale per la pianificazione, di recuperare il senso comune di un progetto collettivo per la città, di generare una nuova cultura, capace di vedere sul lungo termine , di ridefinire le responsabilità di amministratori e cittadini e di ripensare lo spazio comune della cittadinanza come terreno inclusivo delle differenze sociali, culturali, etniche e della complessità delle società attuali.
La Biennale potrebbe concentrarsi su tre filoni tematici:
- Urbanistica e spazi pubblici: il contributo che la disciplina ha dato e potrà dare alla crescita quantitativa e qualitativa degli spazi pubblici. Dalle ricerche sulla storia dello spazio pubblico degli archetipi e dei prototipi, ai processi formativi dei progetti e della qualità degli spazi pubblici; dal costo sociale dello spazio collettivo alla distribuzione degli investimenti pubblici e privati; dalla disciplina del paesaggio alla percezione dei luoghi che fungono da condensatori sociali.
- Vitalità degli spazi pubblici: la lezione delle esperienze concrete (buone pratiche) di restauro, di rivitalizzazione o di creazione ex novo di spazi pubblici. Ciò che si è fatto nelle città (ultimi 15/20 anni) e i risultati ottenuti in termini di vitalità degli spazi, anche in considerazione dell’attuale complessità delle relazioni sociali ( nuove consuetudini, integrazione tra generazioni, tra culture migranti e indigene ); la Biennale, in collaborazione con le amministrazioni locali, intende essere occasione per concorsi rivolti a scuole, studenti e associazioni, finalizzati alla conoscenza e valorizzazione degli spazi pubblici.
- Molte voci per gli spazi pubblici: il contributo di altre discipline alla riscoperta e valorizzazione dello spazio pubblico. Ricerche, incontri, performances che illustrino le molteplici forme con le quali altre discipline concorrono alla scoperta, creazione e gestione di spazi pubblici riusciti: arte, letteratura, antropologia, sociologia, cinema, informazione. La Biennale vuole contribuire a superare molti steccati.

Traguardi
Il carattere della Biennale sarà quindi aperto per sottolineare l’interazione tra attori diversi nel ridefinire un argomento che attiene anzitutto al diritto di cittadinanza. Sarà integrato, con l’intento di mettere in luce i nessi tra attività di ricerca e azioni concrete e tra le varie discipline che concorrono alla formazione di idee e di pratiche relative allo spazio pubblico.
Il programma della prima Biennale dello spazio pubblico traguarda un’azione permanente. Mira a riproporre negli anni un appuntamento biennale come momento di confronto, di sintesi e di divulgazione delle attività di ricerca e delle azioni svolte sul territorio e nei gruppi di studio. Il tempo che separa ogni appuntamento biennale non sarà uno spazio vuoto ma la parte qualificante del progetto che non vuole limitarsi ad un’analisi teorica del tema ma intende sollecitare e diffondere in modo capillare e permanente una nuova cultura dello spazio pubblico.

Modalità di invio delle proposte
Le sezioni regionali dell’INU che intendono collaborare alla realizzazione della Biennale dovranno inviare i loro contributi (commenti, critiche ecc.) e le loro proposte di studio, di ricerca, di attività da svolgere nel territorio anche in collaborazione con altri soggetti, ad INU Lazio entro il 30 dicembre 2009.
Riteniamo opportuno sottolineare l’importanza che riveste la partecipazione alla Biennale sia dei protagonisti di innovazioni e di buone pratiche, sia di quanti partecipano ai processi di realizzazione ed uso di spazi pubblici.
Contributi e proposte, espresse in forma sintetica (non oltre 4 cartelle ovvero 10.000 caratteri, spazi inclusi) ed anche corredate da illustrazioni, dovranno essere inviate all’attenzione del “gruppo di lavoro spazio pubblico” - INU Lazio, piazza Farnese 44, 00186 Roma e/o email: lazio@inu.it , inu.lo@gmail.com

il Direttivo della Sezione Lazio

Il gruppo di lavoro "Spazio pubblico" è coordinato da Lucio Contardi, Paolo Colarossi, Mario Spada.

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