IL CONSIGLIO DI STATO HA SOSPESO LA SENTENZA DEL TAR
IL PIANO REGOLATORE TORNA PIENAMENTE IN VIGORE
Il 19 marzo scorso il Tribunale Amministrativo del Lazio aveva annullato le ultime delibere della Regione Lazio e del Comune di Roma di approvazione del nuovo Piano regolatore Generale di Roma. INU Lazio aveva segnalato la gravità della sentenza che, riportando in vigore il Piano Regolatore del 1965, faceva tornare indietro di quasi mezzo secolo la città e il suo territorio.
Ieri il Consiglio di Stato ha accolto i ricorsi del Comune, della Regione e della Provincia sospendendo l’efficacia della sentenza del Tar e fissando al 7 luglio prossimo la discussione nel merito.
Il testo dell'ordinanza, pubblicato stamattina, esprime un netto orientamento del Consiglio di Stato a favore delle procedure seguite per l’approvazione del PRG. La IV Sezione del Consiglio afferma fra l’altro che “. . . il vizio procedimentale ravvisato dal primo giudice (il TAR, n.d.r.), e che costituisce il motivo unico e assorbente dell’annullamento degli atti impugnati, appare superato dal successivo intervento in sede di approvazione del PRG dello stesso Consiglio Comunale . . .”. L’ordinanza, argomentando in modo ampio “l’irrilevanza dell’omissione suindicata” (quella che a giudizio del TAR avrebbe commesso il Comune n.d.r.) accoglie i ricorsi di Comune, Regione e Provincia e sembra anticipare un futuro giudizio favorevole anche nel merito.
L’INU Sezione Lazio auspica che Regione, Provincia e Comune concordino anche in futuro i modi più rapidi ed efficaci per assicurare la tenuta giuridica del Piano, oggi avvalorata dal Consiglio di Stato, scoraggiando così ricorsi pretestuosi e ideologici.
L’INU Sezione Lazio ribadisce la necessità che sia data concreta attuazione al Piano in modo da migliorare la qualità della città e del territorio ed in particolare:
- CHE siano tutelati i valori paesaggistici, storici e produttivi dell’Agro romano e della rete ecologica che rappresentano i 2/3 del territorio comunale, e siano promosse attività di conoscenza e di pratica ambientale nelle scuole. In proposito sollecita ancora una volta il Comune a non usare aree agricole o destinate a verde e servizi per costruire nuove abitazioni e ricorda che, come è stato dimostrato in altra sede, nei prossimi 5 anni possono essere realizzati non meno di 10.000 alloggi di edilizia sociale in locazione in aree già previste come edificabili dal Piano regolatore, evitando contenziosi e integrando la nuova edilizia pubblica con quella privata, residenziale e non residenziale.
- CHE siano rilanciati con vigore gli investimenti per il trasporto pubblico su ferro, per i tram, le linee metropolitane e la rete ferroviaria regionale di superficie, in modo da permettere una migliore mobilità ed una riduzione delle emissioni nocive
- CHE sia finalmente assicurata, a garanzia di un vero riassetto policentrico della città e dell’area metropolitana e della qualità delle realizzazioni, una regia pubblica delle nuove centralità e dei programmi integrati.
Per il Direttivo dell’INU Sezione Lazio
Il Presidente: Domenico Cecchini
Il vice-Presidente: Lucio Contradi
L'INU Nazionale ha aderito al Comunicato Stampa e agli auspici manifestati dall'INU Lazio.
RispondiEliminaL'ordinanza del Consiglio di Stato è notevole e restituisce fiducia a chi ha a cuore le sorti dell'urbanistica romana. Chi volesse leggerla la trova nel sito "giustizia-amministrativa.it" tra le ordinanze in sede giurisdizionale, ordinarie, con il n. 1729 del 7 aprile 2009.
RispondiEliminaRingrazio la Giunta dell'INU Nazionale per la tempestività delle sue adesioni e Federico Oliva per aver assicurato la sua presenza all'assemblea del 21 maggio.
In quella sede dovremo individare le migliori azioni per una attuazione davvero qualitativa del Piano.
Intanto buon lavoro e buona Pasqua a tutti
Domenico Cecchini
Si segnala, per chi volesse leggere l’ordinanza del Consiglio di Stato che la si può trovare su giustizia-amministrativa.it: http://www.giustizia-amministrativa.it/ordinanze/CDS_200901729_OO.doc
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