COMUNICATO DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI URBANISTICA
SEZIONE LAZIO
IL CONSIGLIO DI STATO RIVEDA LA SENTENZA DEL TAR.
INU-SEZIONE LAZIO AUSPICA CHE IL PIANO REGOLATORE TORNI IN VIGORE AL PIÙ PRESTO.
INU-SEZIONE LAZIO AUSPICA CHE IL PIANO REGOLATORE TORNI IN VIGORE AL PIÙ PRESTO.
Il 19 marzo scorso il Tribunale Amministrativo del Lazio ha annullato le ultime delibere della Regione Lazio e del Comune di Roma di approvazione del nuovo Piano regolatore Generale di Roma. Questa sentenza crea una situazione grave e paradossale.Per effetto immediato della sentenza il territorio della capitale verrebbe governato da un Piano che risale al 1965 e che si riteneva definitivamente superato dopo un dibattito decennale e ben tre votazioni del Consiglio Comunale. Mantiene piena efficacia la Variante generale denominata “Piano delle Certezze” (adottata nel 1997, vigente dal 2004) che tutela i valori paesaggistici, storici e produttivi dell’Agro romano per i 2/3 del territorio comunale.
L’Istituto non ha mancato di formulare nelle sedi appropriate le proprie critiche ed osservazioni al Piano, alcune delle quali accolte in occasione delle Controdeduzioni (2006). Tuttavia ribadisce l’apprezzamento positivo delle principali innovazioni strutturali introdotte ed in particolare: la conferma del Piano delle Certezze e la migliore definizione della Rete Ecologica; la priorità al trasporto pubblico su ferro, efficiente e non inquinante; l'introduzione del policentrismo e di forme nuove di governo delle trasformazioni (progetti urbani e programmi integrati). Si tratta di innovazioni che per tradursi in effettivo miglioramento della qualità urbana richiederebbero fermezza e coerenza di gestione ben superiori a quelle finora manifestate.
L’Istituto esprime forti e motivate preoccupazioni per gli effetti dannosi per la città e per il territorio provocati dalla sentenza del TAR.
Apprezza l’iniziativa del Comune di Roma che mercoledì 25 ha depositato presso il Consiglio di Stato il ricorso avverso la sentenza del TAR, e chiede che ne sia data al più presto pubblicità.
L’Istituto auspica che la Regione Lazio e la Provincia di Roma promuovano anch’esse ricorso avverso la sentenza del TAR e assumano iniziative volte a ripristinare la vigenza del Piano.
Per dare certezze all’intera collettività urbana, alla città e al territorio occorre che il Piano Regolatore torni al più presto in vigore.
Il Direttivo dell’INU-Sezione Lazio
La Giunta Esecutiva dell'INU in data 3 aprile 2009 ha aderito all'auspicio espresso dall'INU Lazio.
RispondiEliminaSimone Ombuen, segretario nazionale INU
Roma, 1 aprile (Apcom)
RispondiEliminaL'Avvocatura della provincia di Roma ha presentato questa mattina il ricorso contro l'annullamento del Piano Regolatore di Roma. Ad annunciare la decisione, presa in seguito alla sentenza del Tar del Lazio, è l'assessore provinciale alle Politiche del territorio e alla tutela dell'ambiente, Michele Civita.
"Nel ricorso presentato dal nostro ufficio legale - spiega Civita - abbiamo ricordato come, grazie ad una preziosa partecipazione dei nostri uffici ai lavori della 'Conferenza di Copianificazione' sul Prg di Roma, si sia instaurato un forte legame di interdipendenza funzionale tra le previsioni del Piano Regolatore del Campidoglio e quelle del Piano Territoriale Generale della Provincia di Roma, ormai prossimo all'adozione".
"Quindi - conclude Civita - l'annullamento del Prg capitolino rischierebbe di compromettere la coerenza territoriale e il progetto di integrazione previsto dal Piano Territoriale Generale provinciale per l'area metropolitana romana".
http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2009/04_aprile/01/lazio_provincia_presenta_ricorso_contro_annullamento_prg_roma,18603314.html?pmk=rss