mercoledì 8 aprile 2009

Il Consiglio di Stato salva il PRG di Roma

da La Repubblica - ROMA

Piano Regolatore, il Consiglio di Stato lo salva
di Giovanna Vitale

Il Piano regolatore generale di Roma è salvo.
Lo ha stabilito la quarta sezione del Consiglio di Stato che ieri - dopo aver unificato i tre ricorsi presentati in appello da Comune, Provincia e Regione - ha sospeso l'esecutività della sentenza con la quale il Tar, il 19 marzo, aveva parzialmente demolito il documento urbanistico approvato nel febbraio 2008 dall´amministrazione di centrosinistra.
Piano che non solo resta pienamente operativo, ma - a giudicare dalle motivazioni offerte dai giudici di Palazzo Spada - non avrà neppure bisogno di ulteriori interventi. In sostanza, va bene così: la procedura seguita è stata corretta.

L'esatto contrario di quanto invece sostenuto dal Tribunale amministrativo regionale che, venti giorni fa, aveva annullato parzialmente il Prg rilevando la mancanza del «segmento procedimentale relativo all´approvazione da parte del consiglio comunale delle modifiche apportate dalla Conferenza di copianificazione rispetto al piano adottato».
Secondo i magistrati di primo grado, non doveva essere la Conferenza di co-pianificazione (in quanto organo tecnico, dunque meramente istruttorio e non deliberativo) a riadattare il Prg in base alle osservazioni e alle controdeduzioni presentate, bensì l´assemblea capitolina. Che, però, sul punto non si sarebbe mai espressa, limitandosi a una mera ratifica nella seduta conclusiva di approvazione.

Un "salto" che, ribadì allora il Tar, faceva decadere tutti i provvedimenti successivi, compreso l´accordo sindaco-governatore e il varo finale da parte dell´aula Giulio Cesare. Da qui la necessità di un nuovo accordo e di un nuovo voto in consiglio comunale per sanare il vizio rilevato.Di opposto avviso il Consiglio di Stato. Che, contrariamente a quanto di solito avviene quando si accolgono le istanze cautelari, non si è limitato a fissare per il 7 luglio l´udienza per l´esame nel merito. Bensì ha censurato pesantemente il provvedimento del Tar, di fatto anticipando la sentenza di appello.
Scrive infatti l´estensore dell´ordinanza, il consigliere Raffaele Greco: «Il vizio procedimentale ravvisato dal primo giudice, e che costituisce motivo unico e assorbente dell´annullamento degli atti impugnati, appare superato dal successivo intervento in sede di approvazione del Prg dello stesso Consiglio comunale, del quale si era lamentato il mancato intervento in sede di verifica delle modifiche introdotte dalla Conferenza istruttoria».
Segue una dotta dissertazione in cui si spiega nel dettaglio come e perché il "vulnus" rilevato dal Tribunale amministrativo del Lazio è stato superato. Tre considerazioni in punta di diritto che mettono una pietra tombale su ogni possibile contestazione. «Anche se ho ancora letto le motivazioni, la sospensiva è comunque una buona notizia», commenta a caldo l´assessore all´Urbanistica, Marco Corsini. «Ora ci incontreremo con il sindaco Alemanno e decideremo insieme il da farsi».

(08 aprile 2009)

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